Venti anni dopo, in una fresca sera di Agosto, oggetti vecchi e nuovi s’incontrano sul pavimento in legno di una vecchia mansarda. Oggetti prestati a un racconto.
Twenty years later, in a cool evening in August, new and old objects come together on the wooden floor of an old attic. Items supplied to a story.
Da Vuoto a Vuoto –
In un Cammino senza Filo
Spingevo piedi Meccanici –
Fermarmi – o perire – o avanzare –
Del tutto indifferente –
Se una fine raggiunsi
Essa finisce prima
Dell’indefinito dischiuso –
Chiusi gli occhi – e brancolavo talmente
Che sarebbe stato più lieve – essere Ciechi –
E. Dickinson
From Blank to Blank –
A Threadless Way
I pushed Mechanic feet –
To stop – or perish – or advance –
Alike indifferent –
If end I gained
It ends beyond
Indefinite disclosed –
I shut my eyes – and groped as well
‘Twas lighter – to be Blind –
E. Dickinson
Le città, come i sogni, sono costruite da desideri, paure, anche se il filo del loro discorso è segreto, le loro regole assurde, le prospettive ingannevoli, e ogni cosa ne nasconde un’altra […] D’una città non godi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda”
Italo Calvino (Le città invisibili)
Aspettavo la ricomposizione
dei miei sensi disgiunti,
ma un Dio non sospettato
ha disciolte le rime del mio amore…
Credevo commutare
questi pilastri d’ossa con sorgenti
di finissimo cielo,
e in cambio n’ebbi basi di pantano.
Sono finito più che nel dolore…
Ma non è questo il punto
saturo di mia fede:
il mio Dio sta immerso
di là di un palmo, e ho le dita monche
per raggiungerLo in pieno!
Alda Merini